Il Delfico torna ad avere una palestra, ma la San Giuseppe non basta. Pronta una protesta

TERAMO – Una giusta richiesta di dignità, che si trascina da sempre: quella di avere una palestra tutto loro, come l’hanno tanti altri istituti superiori. E invece per il Delfico, lo spazio per svolgere attività fisica, resta una chimera. Oggi la Provincia ha consegnato le chiavi della palestra San Giuseppe, che servirà a far svolgere agli studenti del Liceo Classico Delfico e a quelli del Liceo Scientifico Delfico le ore di educazione fisica previste dall’ordinamento scolastico. Ma si tratta di un palliativo, come lo è per da un secolo per chi frequenta questa scuola. Chi scrive era costretto a raggiungere la Case dello sport per fare ginnastica. Soltanto per uscire e tornare l’ora volava via. E quando si passava per i corridoi dello storico palazzo di piazza Dante (che quando fu costruito non concepiva spazi per l’attività fisica che si faceva altrove) si guardava con malinconia a quelo campetto di pallacanestro all’interno di uno dei cortili, mai messo posto e mai utilizzato.
Adesso, doop aver lottato per averla, si scopre che la palestra San Giuseppe non basta per una regolare attività formativa di educazione fisica. Conti alla mano, sezione per sezione dei due Licei, tutt’al più se andrà bene, ad ogni classe toccherà si e no un’ora ogni 15 giorni. La soluzione? Ridicola: "Utilizzare anche il campo sportivo dell’ex stadio Comunale". Fanno bene gli studenti a scendere in piazza per una rivendicazione sacrosanta. E’ in cantiere una protesta, che potrebbe essere messa in atto nei prossimi giorni. La Provincia, a quanto sembra, nonostante gli impegni, non ha soldi per rimettere in uso la palestrina interna al Liceo Delfico, la Mazzini, altra mèta storica degli studenti del Classico, è inagibile al pari della Casa dello Sport (che in più ha la complicazione che è di proprietà della Regione Abruzzo). Quale sarà la soluzione?